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01 Febbraio 2022

Supporto per caregivers

Se stai aiutando qualcuno ad affrontare un cancro, supportandolo, aiutandolo a fare la spesa, preparandogli i pasti, accompagnandolo ai controlli medici, etc… verrai probabilmente indicato come CAREGIVER.

Stare accanto ad una persona a cui è stato diagnosticato un cancro è impegnativo e talvolta difficile. La malattia non viene diagnosticata a te, ma potresti comunque sentirti spaventato, impotente, esausto e triste ed aver bisogno di uno specifico supporto per caregivers.

Quando ad una persona viene diagnosticato un cancro, anche la famiglia e gli amici sono coinvolti.

Essere un caregiver

È facile, a volte persino troppo, dedicare tutto il tuo tempo e il tuo impegno all’assistenza di una persona a te cara a cui è stata diagnosticata una malattia potenzialmente letale.

Cerca però di non mettere da parte le tue esigenze ed i tuoi sentimenti, non sarebbe sano per te. Prendersi cura di se stessi e cercare il giusto supporto per caregivers è altrettanto importante, anche per la persona che assisti.

Il ruolo del caregiver

Non sei obbligato a prestare assistenza. L’obiettivo dovrebbe essere che la persona assistita riesca ad essere indipendente nel prendersi cura di sé stessa. Tuttavia può capitare che questa persona possa aver bisogno del tuo aiuto e di ulteriore assistenza. Se senti che per te è troppo o non sei sicuro di farcela, chiedi aiuto all’équipe medica o contatta il tuo medico.

Esistono gruppi dove puoi incontrare altre persone nella tua stessa situazione o puoi parlare con un consulente, se ne senti il bisogno.

Supporto per caregivers

Quando ti senti troppo stressato è difficile chiedere aiuto, ma è proprio questo il momento in cui ne hai più bisogno.

Parla con amici, familiari e colleghi. Chiedi aiuto a chi ti sta vicino.  

Pensa a quello che stai facendo:

  • Hai proprio bisogno di occuparti di tutte queste cose?
  • Altre persone possono occuparsi di queste cose?
  • Può la persona cara occuparsi di queste cose?
  • Di cosa hai bisogno per te stesso

Acconsenti a ricevere aiuto quando fornisci assistenza. Le cose potrebbero non essere svolte come avresti voluto tu ma va bene, cerca di accettarlo.

A volte si scopre che è uno sconosciuto a fornire asistenza. Se non sai che tipo di aiuto chiedere, prendi spunto dai consigli indicati di seguito:

  • I genitori degli amici dei tuoi figli possono aiutarti nella gestione delle loro diverse attività
  • Il tuo vicino potrebbe aiutarti a fare la spesa
  • Un tuo amico potrebbe accompagnare la persona a te cara ad una visita

Di solito, ci sono gruppi online con volontari che possono fornire supporto completamente gratuito o per piccole somme di denaro.

Delusione nei confronti di persone che non ti supportano

Molti si accorgono che altre persone come amici, colleghi, vicini, o persino la famiglia, non cercano di aiutarti. Smettono di chiamare, si comportano con indifferenza o non chiedono mai delle tue condizioni.

Ci sono molte ragioni dietro a questi comportamenti e spesso il motivo è che non sanno bene come comportarsi o cosa dire.

Cerca di non focalizzarti sulle persone che non ti supportano, ma concentrati invece su quelle che si prendono cura di te e della tua famiglia.

Autocompassione

Assicurati sempre di dedicarti del tempo per ricaricare le pile.

Evita di pensare che i tuoi bisogni e sentimenti non siano più importanti poiché non sei tu la persona coinvolta: continua comunque a prenderti cura di te, dei tuoi bisogni e desideri.

Ecco qualche suggerimento:

  • Pianifica e fai delle pause: 15 minuti prima del pranzo e 15 minuti nel pomeriggio dove. Siediti, fai dei respiri profondi, bevi dell’acqua, caffè o tè.
  • Mantieni le tue attività: puoi rinunciare a qualcuna ma continua a vedere gli amici, frequentare il tuo gruppo di lettura, la palestra o passeggiare come facevi prima.
  • Mantieni la tua routine: alzati alla stessa ora ogni mattina e vai a letto alla stessa ora ogni sera, fai una passeggiata o fai esercizio, fai la doccia.
  • Prova degli esercizi di respirazione. puoi anche fare yoga a casa.

Per qualcuno è utile scrivere un diario e annotare i propri pensieri o le cose che lo preoccupano. Scrivere un diario ti dà l’opportunità di riflettere e rilasciare le tue emozioni.

Altri trovano utile programmare dei momenti nella giornata da dedicare alle proprie preoccupazioni. Scegli un orario, lo stesso per ogni giorno, poi scegli un posto, siediti e concedi a queste preoccupazioni di fluire liberamente per cinque minuti. Dopo cinque minuti, concludi e ritorna alla tua giornata. Quando inizi a sentirti preoccupato puoi dire a te stesso che affronterai queste tue inquetudini duranti i tuoi momenti programmati.

Un’altra cosa che molti trovano utile è scrivere un diario della gratitudine, con tre cose per cui ci si sente grati come ad esempio:

  • I miei nipoti
  • Aver preso un caffè insieme
  • Il sorriso di quello sconosciuto sull’autobus
Prenditi cura della tua salute mentale e fisica:
  • Assicurati di dormire abbastanza
  • Mangiare in modo sano
  • Uscire ogni giorno per goderti le ore di luce
  • Fare un po’ di attività fisica

Cerca di essere attento a cogliere i primi segnali di depressione. Se dopo due settimane ti senti ancora giù di morale, ansioso e stanco, contatta il tuo medico.

Trova un gruppo di supporto per caregivers

Molti apprezzano il fatto di poter parlare con qualcuno che abbia vissuto la stessa esperienza.

In un gruppo di supporto non ti sentirai isolato e riceverai dei consigli.

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